FONTE:
http://www.informazione.it/NEW YORK
Apple è in grado di controllare a distanza gli iPhone e rimuovere eventualmente applicazioni e software indesiderati. A confermare le indiscrezioni che circolano da giorni è stato lo stesso amministratore delegato di Apple, Steve Jobs, nel corso di un colloquio con il Wall Street Journal. Jobs ha ammesso che esiste questa possibilità ma ha sottolineato che il meccanismo non è fatto per essere usato come routine ma solo come sistema di emergenza a cui Apple potrebbe far ricorso nel caso in cui fosse «inavvertitamente distribuito attraverso l’Apple Store un programma dannoso, per esempio che sottrae dati personali degli utenti».
Jobs ha cosi confermato le scoperta fatta qualche tempo fa da un utente, ossia che l’iPhone contiene un codice che collega il telefono ad un sito Internet controllato da Apple e vi esegue controlli di routine. Con questo sistema Apple è in grado, in teoria, di rimuove software indesiderato dagli apparecchi Secondo Jobs quell’applicazione è indispensabile nel caso in cui l’iPhone scarichi un programma pericoloso che, ad esempio, acceda ai dati personali dell’utente.
«Speriamo di non dover mai azionare quella leva», ha detto Job, «ma sarebbe irresponsabile non averla». In molti si sono chiesti tuttavia se Apple non sconfini in questo modo nell’invasione della privacy dei suoi clienti.
«Apple vanta una lunga storia nel cercare controllare i propri prodotti. Il kill switch è l’equivalente in politica di un governo totalitario» ha detto, in un’intervista alla Cnbc, Jonathan Zdziarski, esperto di iPhone e colui che ha scoperto il meccanismo dell’iPhone che consente alla società di Cupertino di impedire l’installazione di programmi «non graditi». Il kill switch - ha aggiunto - «può distruggere le applicazioni che possono intervenire sul modello di business della Apple», ma può essere disattivato con programmi non autorizzati.
Pur non risparmiando critiche alla Apple, Zdziarski, sul suo blog, smentisce le leggende che
si sono già create sul kill switch. La leva, infatti, non spia gli utenti e non blocca le applicazioni. Inoltre non è vero - aggiunge - che alla Apple viene riportata la posizione occupata dal proprietario dell’iPhone tramite il gps.
A chi volesse disfarsi del kill switch, Zdziarski suggerisce una procedura semplice: basta sbloccare l’iPhone dai limiti imposti dalla Apple, attraverso un procedimento chiamato
jailbrake che consente al melafonino di accettare anche programmi non Apple sul proprio iPhone. Ovvero sbloccarlo dai limiti imposti dalla Apple e metterlo nelle condizioni di
accettare anche programmi di terze parti. Fra questi, c’è openssh, con il quale di fatto gli utenti possono bloccare l’accesso alla black list della società di Cupertino. Lo sblocco dell’iPhone fa perdere automaticamente la garanzia del produttore.
Boh
ma facendo l'abbonamento si risparmia moltissimo