Le Masche piemontesi

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Elyo
view post Posted on 18/6/2008, 15:23     +1   -1




Tipiche della tradizione popolare piemontese sono le "masche", che altro non sono se non streghe dedite alle magie e ai malefìci... in realtà povere donne emarginate perché diverse, vittime dell'ipocrisia della gente, delle superstizioni, talvolta depositane di antiche tradizioni.
È il caso di citare alcune donne discendenti delle antiche sacerdotesse celtiche, belle fate di bianco vestite, detentrici della saggezza druida...
In genere si recavano ai luoghi dei loro convegni notturni, i sabba, volando, utilizzando un unguento magico con cui si cospargevano il corpo. Nella sua composizione rientravano alcuni ingredienti caratteristici: ossa di morti, sangue di vipera o pipistrello, parti di rospi e le immancabili erbe velenose.
Si tratta di piante medicinali in grado di alterare lo stato mentale di chi le utilizza, tra le quali si possono citare l'Aconitum napellus, l'Atropa belladonna, l'Hyoscyamus niger, la Mandragora offìcinarum e la Datura stramonium. Gli alcaloidi contenuti nell'/Acon/rum napellus vengono assorbiti direttamente dalla pelle; per assorbimento, invece, per gli altri principi attivi sono necessarie sostanze grasse, utili anche per evitare alcuni effetti collaterali.
L'assunzione di tali sostanze in piccole dosi conduce generalmente a secchezza di gola, difficoltà di parola, perdita della volontà, sogni e allucinazioni: si hanno descrizioni da parte di soggeti che hanno provato tali sostanze sui proprio corpo di "voli" psichici. L'assunzione in dosi più elevate porta a sonno profondo e prolungato, (oltre 20 ore), fino all'avvelenamento.
In Val Chisone si utilizza ancora, al posto di "masca", il termine di "framasun", derivante dalla traduzione dialettale del termine "Framassone", riferito alla setta segreta iniziatica tra le più importanti del mondo attuale, che ha però radici nel Medioevo. L'associazione tra stregoneria e framassoneria è legata al fatto che in quest'ultima le attività sono strettamente riservate ai suoi membri, le riunioni normalmente comprendono un ritualismo tradizionale e, per entrarvi, occorre subire una cerimonia iniziale con prove simboliche, costituente l'iniziazione, proprio come la stregoneria.
Ma le montagne piemontesi sono popolate di infinite altre entità soprannaturali lo stesso termine di "masca" è spesso usato per definire un'entità che si manifesta una volta con sembianza animalesca, la volta successiva con un alito di vento, poi ancora tramite un rumore...
Nei territori della pianura e del Cuneese si tramanda l'esistenza del "Servan", un folletto un po' burlone e un po' malvagio, capace di entrare nelle case attraverso il camino dei tetto, disturbare le bestie al pascolo o nelle stalle, far suonare le campane fuori orario, correre come un disperato sopra i tetti, mettere in subbuglio le soffitte... Per sfuggire alle sue malefatte c'è un solo rimedio: una salda condotta morale!
Numerosi sono poi i folletti, in genere burloni ma benevoli nei confronti degli umani... La loro presenza può soltanto essere supposta e quasi mai accertata al primo colpo, dal momento che si manifestino in modo diverso ogni volta.
Soprattutto vengono chiamati in causa per giustificare comportamenti anomali degli animali, incubi degli umani, stati malinconici delle donne...

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Klaus_Strofobico
view post Posted on 8/7/2008, 14:29     +1   -1




Ho trovato del materiale su un sito, purtroppo non mi ero accorto che esisteva già una discussione sulle streghe è ne ho aperta una su "esoterismo" se volete chiuderla ne avete tutto il diritto, intanto vi posto ciò che avevo trovato
CITAZIONE
LE MASCHE - Breve storia delle streghe in Piemonte

Il termine "masca" è un termine dialettale piemontese che indica la "strega", molto diffuso nelle Langhe e nel Canavese.

La "masca", secondo le credenze popolari, è in possesso di facoltà naturali ed opera incatesimi, toglie o indirizza fatture, utilizza medicamenti strani ed eredita la conoscenza dei poteri per via matrilineare dalla madre o dalla nonna. Oltre ai poteri ereditati per via orale, la strega eredita anche il "Libro del Comando", dove con inchiostri di vari colori sono riportati formule e incantesimi.

Nell'immaginario collettivo piemontese, le "masche" hanno un volto sgradevole, la pelle ruvida e scura, la fronte bassa e scavata da diverse rughe. Insomma, la vera immagine della strega cattiva delle fiabe di quando eravamo piccoli. Niente a che vedere con l'arcigna ma affascinante matrigna di Biancaneve.

Nonostante ormai il potere di autosuggestione tipico del pensiero popolare, si sia nel corso del tempo affievolito con l'ingrandirsi delle città e dell'evoluzione industriale, in Piemonte pregiudizi e scaramanzie sono ancora largamente diffusi.

Le streghe putroppo non sono appartenute solo alla fantasia ed anche il Piemonte possiede la sua triste realtà legata ai processi per stregoneria. L'immagine dei crimini commessi realmente o partoriti dalla fantasia di irragionevoli giudici della Chiesa e dei tribunali, portavano ad una sorta di esaltazione e dilatazione dei processi che a loro volta coinvolgevano interi paesi. La donna accusata di stregoneria veniva vestita di un camice bianco e portata in corteo fino al luogo dell'esecuzione.

Un documento del 1474 rinvenuto tra le carte dei conti Valperga di Rivara, ci informa che il 23 settembre 1472, a Forno di Rivara vennero bruciate tre donne del luogo, si sa soltanto che si trattava di tre sorelle. Un altro documento sempre del 1474, riporta invece ben 55 capi d'accusa rivolti a quattro donne di Levone: Antonia De Alberto, Francesca Viglone, Bonaveria Viglone e Margarota Braya la quale riuscì a fuggire ed a evitare il rogo.

A Pollenzo, si narra ancora oggi la leggenda della strega Micilina. Siamo nell'anno 1544 e Micaela Angiolina Damasius, detta appunto Micilina, avanza avvilita per le angherie subite, tra la folla. La poverina venne accusata di stregoneria e condannata al rogo, venne portata su un carro trainato da due buoi bianchi, alla sommità di una brulla collinetta e legata ad un vecchio castagno. La leggenda però vuole che la donna liberatasi dal bavaglio avvolta tra le fiamme, urlasse una maledizione al popolo che la guardava attonito: "Maledetti! Non saranno le fiamme a liberarvi di me, verrà una tremenda guerra che vi sterminerà che terminerà solo quando questi due buoi torneranno bianchi!". A quel punto si udì un tremendo fragore e i due buoi che l'avevano trainata fin lì, da bianchi che erano divennero rossi come il fuoco ed impazziti si lanciarono contro la folla urlante. Ancora oggi su quella collina si possono notare delle strane macchie rosse sul terreno: si dice che sia il sangue della povera Micilina.

Ma un'altra leggenda arricchisce il bagaglio culturale popolare piemontese: quella della Masca zoppa nemica degli amanti. A Villafranca, si narra che nei boschi accanto al paese, le coppiette di giovani amanti sparissero. I corpi degli amanti, venivano ritrovati giorni dopo annegati nel Po. Pare che una strega fosse capitata in paese e che di notte raggiungesse le coppiette appartate prima sotto forma di gatto e poi nelle sembianze di un'avvenente fanciulla che seducendo l'uomo attirava nell'acqua entrambi i giovani fino a farli annegare. Ma una sera un robusto ragazzo decise di eliminare la strega e si appartò con la fidanzata. Appena si vide davanti la graziosa fanciulla nella quale la strega si era trasformata, cercò di non farsi incantare ed incoraggiato dalla fidanzata prese un grosso bastone e picchiò forte contro la strega che recuperate le sembianze reali sparì in una spirale di fumo nero. Ancora oggi a Villafranca quando qualcuno cerca di ostacolare una storia d'amore gli si dice: "Che tu possa zoppicare!"

L'argomento mi piace davvero tanto, e nel web c'è davvero tanto materiale, appena trovo qualcos'altro lo posterò di nuovo qui!
 
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Elyo
view post Posted on 9/7/2008, 13:06     +1   -1




^_^ fico fico... io ho sentito una storia ke testimonierebbe il fatto ke ci sia stata una strega a Mattie un paesino vicino Bussoleno, ma in montagna, dove ci sarebbe ancora la sua casa... ho provato ad andare alla ricerca della casa in questione, ma non avendo validi indizi è impossibile ._. bisognerebbe kiedere agli anziani del posto, ma è un paesino piccolo e le voci girerebbero velocemente e soprattutto x il fatto ke molti conoscono mia madre nn vorrei ke poi mi kiedesse il motivo e rompesse le balle xD
 
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Klaus_Strofobico
view post Posted on 9/7/2008, 17:27     -1   +1   -1




ahahah magari si scopre che li ci abitano shilke e flora
SPOILER (click to view)
chi conosce berserk avrà capito xd
 
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3 replies since 18/6/2008, 15:23   5920 views
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